-Cash rules everything around me, C.R.E.A.M
(Il denaro gioverna tutto ciò che mi circonda)
C.R.E.A.M (1993)
USA 2018. Il rapper statunitense Logic svela al mondo la presenza dell’intero collettivo del Wu-Tang Clan nel suo prossimo album, Young Sinatra IV.
Ma per apprezzare a pieno la sensazionale notizia arrivataci, facciamo prima un piccolo passo indietro nel tempo.
Staten Island (New York) 1993. Un super collettivo formato dai giovani RZA, Ghostface Killa, Method Man, U-God, Raekwon, Inspectah Deck, Masta Killa, GZA e Ol’ Dirty Bastard segnò per sempre la storia dell’east coast rap, dell’hardcore e del mondo hip-hop tutto: il Wu-Tang Clan si presentava al mondo con Enter The Wu-Tang Clan (36 Chambers).
“Wu Tang? Io e i miei amici non facciamo che parlare di loro. Pensiamo che la loro influenza sia fra le più grandi nella storia di questo movimento. Dallo slang, ai vestiti, dagli skit ai samples”.
Queste sono le parole di Kanye West, uno dei tanti artisti cresciuto sotto l’ispirazione del super collettivo di New York. E sì, è proprio come dice lui!
Il WTC è entrato nella storia come fenomeno culturale, prima ancora che musicale. Non si trattava solo di hip-hop, ma di autentica cultura di strada.
Pensiamo già che fu uno dei primi collettivi rap della storia, se non il primo sicuramente il più iconico. Era formato da ben 9 virtuosi artisti (tutti rapper ad eccezione di RZA, un producer), ognuno con il suo stile personale e il suo bagaglio culturale. Il risultato? Un mix di contenuti e flow unici, che furono d’ispirazione per tutte le generazioni successive.
Già nel linguaggio furono pionieri: seguendo il loro amore per il realismo, portarono nel rap tutti i termini di strada che avevano appreso nelle loro nottate nei ghetti di New York; tant’è vero che RZA nel 2004 ha pubblicato il The Wu-Tang Manual, un libro in cui spiega la cultura e gli slang dietro le opere del collettivo.
Come ha già detto il buon vecchio Yeezy, il WTC portò una ventata di novità nell’east-coast rap anche per quanto riguarda i beat; un eccentrico RZA decise di mixare grandi pezzi soul e jazz americani con suoni tratti da film di kung-fu di serie B. Il risultato? Un sound caratteristico, polveroso e di una potenza ipnotica senza precedenti.
Il ritorno del supergruppo di Staten Island non può far altro che lasciarci trepidanti e impazienti di aprire un nuovo capitolo della storia dell’hip-hop.
E a questo punto, meditiamo; con la recente notizia del ritorno di fiamma tra Kanye West e Jay- Z (vedi Tornano Kanye West & Jay-Z: è in arrivo Watch The Throne 2 ) e l’arrivo dell’opera di Logic con lo storico WTC, siamo autorizzati a pensare che il 2019 potrebbe davvero essere l’inizio di un nuovo glorioso capitolo dell’hip-hop?
Nel frattempo vi lascio con questo, buon ascolto: